A Luglio 2016 nuove analisi pXRF sono state condotte direttamente su monete selezionate nel museo Archeologico di Firenze (Fig.1). Gli strumenti sono stati spostati dai laboratori dell’Università di Siena al Museo Archeologico di Firenze (Fig.2).
Questo è il secondo passo per l’analisi delle monete d’argento provenienti dai siti archeologici Toscani. Il primo passo è stato fatto a Dicembre 2015- Gennaio 2016 all’interno del laboratorio dell’Università degli Studi di Siena e presso il Museo di Pava.
Il metodo pXRF a fluorescenza è la tecnica più comune non distruttiva per analizzare le monete d’argento (Fig.3). Lo scopo di questa analisi è quello di dare una stima del contenuto di piombo delle monete al fine di pianificare in maniera adeguata il campionamento per l’analisi isotopica. Il secondo obiettivo è quello di trovare la composizione chimica dei metalli antichi.