Il sito portuale di Portus Scabris/Portiglioni (GR), presso il Puntone di Scarlino, fu utilizzato ininterrottamente tra l’età etrusca e moderna e rappresentò il punto principale per l’accesso e la redistribuzione delle merci mediterranee nella Valle del Pecora. La ricerca archeologica di emergenza condotta nei primi anni 2000, in contemporanea con i lavori di costruzione del nuovo porto turistico, ha prodotto una vasta mole di centinaia di migliaia di reperti ceramici che consentono di comprendere il ruolo svolto da questo scalo portuale nel quadro degli scambi di lunga distanza nel Tirreno centrale nella longue durée. Attraverso l’uso dell’evidenza ceramica (Fig.1-5), la ricerca condotta da Emanuele Vaccaro mira a contestualizzare le complesse economie sub-regionali analizzate dal progetto ERC nEU-Med nella più ampia cornice degli scambi marittimi tardoantichi ed altomedievali ed affronta problematiche come connettività, scambio e consumo. Il periodo indagato è quello compreso tra il 400 ed il 1100 d.C.