Nell’ambito del progetto nEU-Med è stata ultimata la schedatura dei reperti numismatici provenienti dai due scavi archeologici di Vetricella (Scarlino) e Carlappiano (Piombino), mentre si attendono i risultati delle analisi metallografiche di alcune delle monete esaminate a Dicembre; esse consentiranno la misurazione degli isotopi specifici, presenti all’interno delle leghe usate per la coniazione delle suddette monete e, quindi, l’individuazione delle zone potenziali di estrazione dei metalli monetabili.
Di estremo interesse numismatico sono i rinvenimenti monetali del sito di Vetricella che coprono un arco cronologico che va dall’ultimo quarto del IX secolo agli inizi dell’XI.
Si contano in tutto sedici nominali in buono stato di conservazione, in argento, provenienti principalmente dalla zecca di Pavia (undici pezzi) e in numero inferiore da quella di Lucca (cinque pezzi). Sono attribuibili ai Re d’Italia e ai Marchesi di Tuscia ben nove esemplari, quattro sono denari a nome di Ottone e due i denari emessi a nome di Corrado II di Franconia.
Parallelamente alla schedatura dei nuovi materiali provenienti dagli scavi, si è proceduto, come da progetto, al riordino e al completamento del censimento di tutti i materiali numismatici provenienti dagli insediamenti presi in esame, in particolar modo quelli riferibili al range cronologico oggetto di studio (VII-XII sec.). Al censimento ha fatto seguito l’indagine sull’edito archeologico e numismatico, relativamente alla Toscana, al fine di procedere all’individuazione di percorsi circolatori specifici riferibili al numerario di IX-XI secolo: l’acquisizione, infatti, di dati quantitativi, tipologici e di provenienza, ci ha consentito la redazione di carte distributive crono-tipologiche, utili all’interpretazione del dato numismatico ma anche economico (Fig.1-2 e 3-4).
In corso di elaborazione è il nuovo database numismatico.