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La vetrina sparsa è una classe ceramica invetriata in monocottura poco studiata in Toscana a causa della scarsità generalizzata di ritrovamenti archeologici. Il volume presenta il “caso studio” del castello di Donoratico (LI), che ha restituito una quantità veramente eccezionale di ceramica a vetrina sparsa. Oltre allo studio di questo contesto vengono presentate le vetrine sparse provenienti da altri siti toscani collocati nell’areale indagato dal più ampio progetto ERC Advanced nEU-Med: Origins of a new economic union (7th-12th centuries): resources, landscapes and political strategies in a Mediterranean region. Grazie a questo progetto è stato possibile effettuare un numero cospicuo di analisi di tipo archeometrico e di datazione assoluta. La linea metodologica seguita è stata duplice: da un lato un approccio di studio tradizionale umanistico e tassonomico e dall’altro uno più tecnico e scientifico che si è avvalso di analisi archeometriche. Lo studio sulle invetriate in monocottura toscane ha consentito di fornire nuovi dati tassonomici e tecnologici sulla produzione di ceramica a vetrina sparsa e di raffinarne le cronologie producendo nuovi dati per la ricostruzione di un tassello di storia economica e sociale.
Summario
- Finding meaning in early European glazed pottery, by Richard Hodges
- Introduzione / Introduction
I. L’oggetto della ricerca
- 1. Le invetriate in monocottura
- 2. Caratteristiche e processi di fabbricazione
- 3. Lo stato dell’arte
- 4. Ritrovamenti da edito
- 4.1 Invetriata tardoantica e altomedievale nell’Italia centro-meridionale
- 4.2 Invetriata tardoantica e altomedievale nell’Italia settentrionale
- 4.3 Invetriata tardoantica e altomedievale in Toscana
II. Il contesto storico e geografico della ricerca
- 1. Inquadramento generale del contesto toscano
- 1.1 Territorio e insediamenti analizzati
- 1.2 I siti oggetto della campionatura
- Provincia di Livorno
Scheda 1. Castello di Donoratico - Val di Cornia
Scheda 2. Rocca di Campiglia Marittima
Scheda 3. Rocca San Silvestro
Scheda 4. Carlappiano - Provincia di Grosseto
Scheda 5. Rocca degli Alberti (Monterotondo Marittimo)
Scheda 6. Castellina/Vetricella (Scarlino)
Scheda 7. Cosa (Ansedonia-Orbetello) - Lucca
Scheda 8
Scheda 8.1 Complesso ex Galli-Tassi
Scheda 8.2 Via dell’Anguillara 2
Scheda 8.3 Loggia dei Mercanti - Arezzo
Scheda 9. Chiesa di San Donato in Cremona (Fortezza di Arezzo)
III. Metodologia della ricerca
- 1. I metodi
- 1.1 Schedatura tradizionale e analisi morfologica
- 1.2 Analisi e quantificazione
- 2. Archeometria applicata ai manufatti ceramici
- 2.1 Riflessioni sulla storia e sulla natura dell’archeometria
- 2.2 Problemi ‘ancora’ aperti
- 2.3 La ceramica: le domande archeologiche e le risposte dell’archeometria
- 3. Oltre l’archeometria: modellazione 3D e archeologia sperimentale
- Scheda 1. Analisi petrografiche 1-1 microscopia ottica (OM)
- Scheda 2. Analisi chimiche 2-1. Microscopia elettronica a scansione con microanalisi (SEM-EDS)
- Scheda 3. Analisi chimiche 2-2. Spettrometria di massa al plasma accoppiato induttivamente (ICP-MS); Spettrometria di emissione otica al plasma accoppiato induttivamente (ICP-OES)
- Scheda 4. Analisi isotopiche del piombo
- Scheda 5. Analisi dei residui organici con gascromatografia accoppiata a spettrometria di massa (GC-MS)
- Scheda 6. Datazione. Termoluminescenza (TL)
IV. Discussione dei dati
- 1. Struttura del catalogo delle forme e dei tipi ceramici
- Scheda 1. Caso Studio: Donoratico
Catalogo - Scheda 2. Campiglia Marittima
Catalogo - Scheda 3. Rocca San Silvestro
Catalogo - Scheda 4. Carlappiano
Catalogo - Scheda 5. Rocca degli Alberti
Catalogo - Scheda 6. Castellina-Vetricella
Catalogo - Scheda 7. Cosa
Catalogo - Scheda 8. Lucca
Catalogo Area dell’ex Ospedale Galli Tassi
Catalogo Loggia dei Mercanti (via Fillungo) - Scheda 9. Arezzo
Catalogo
V. Considerazioni conclusive
- 1. Tipi morfologici
- 2. Tecnologie di fabbricazione
- 3. Considerazioni sugli impasti e sulla provenienza delle argille/approvvigionamento (OM/SEM)
- 4. Considerazioni sulla tecnologia e sulla provenienza delle materie prime impiegate nelle coperture vetrificate (OM/SEM)
- 5. Considerazioni sulla provenienza del piombo nelle vetrine (ISOTOPI)
- 6. Considerazioni sulle cronologie di produzione (TL)
- 7. Considerazioni sulla funzione dei contenitori (Residui organici-RES)
- 8. Considerazioni sulla capienza (fotogrammetria 3D) ed esperienza sperimentale
- 9. Considerazioni sui dati quantitativi
- 10. La produzione delle invetriate in monocottura nel contesto delle produzioni ceramiche in Toscana nell’alto Medioevo (secoli VIII-X)
- 11. La distribuzione delle ceramiche extra regionali nella Toscana altomedievale (secoli VIII-X)
- 12. Considerazioni generali
- 13. Nuove prospettive di ricerca
Conclusion remarks
Bibliografia e sitografia
Ringraziamenti